Le imprese (manufatturiere) che ne hanno diritto

 

In campo IVA, a fronte dell’aliquota ordinaria del 22%, per talune (invero numerose) fattispecie è corretto applicare un’aliquota ridotta.

 

Lo prevede il D.P.R. n. 633/1972, che dispone l’applicazione dell’aliquota ridotta del 10% per i servizi elencati nella Tabella A, Parte III e più specificamente (per quanto oggetto del nostro argomento) “energia elettrica e gas per uso di imprese manufatturiere”.

 

Cosa debba intendersi con “imprese manufatturiere” è stato chiarito da una Circolare del Ministero delle Finanze risalente al 1985, la quale (nel far riferimento ad un D.M. sostituito dal vigente Decreto Ministeriale 31 dicembre 1988, recante la tabella dei coefficienti di ammortamento) ha precisato che le imprese manufatturiere sono quelle comprese nei gruppi da V a XV e più precisamente: industrie manifatturiere alimentari, del legno, metallurgiche e meccaniche, dei minerali non metalliferi, chimiche, della carta, delle pelli e del cuoio, tessili, del vestiario, abbigliamento ed arredamento, della gomma, guttaperga e materie plastiche.

La Risoluzione n. 79/E del 2009 ha poi chiarito che, in assenza di  classificazione nei suindicati gruppi, per poter inquadrare l’attività esercitata tra quelle beneficiarie dell’aliquota IVA ridotta:

– si può far riferimento all’elencazione di cui alla sezione C della classificazione ATECO 2007 (versione aggiornata);

– si può desumerne l’appartenenza dalle note esplicative dell’ISTAT, le quali precisano che le unità manifatturiere possono lavorare direttamente i materiali o subappaltare una parte della loro lavorazione, subappaltare l’intera lavorazione dei materiali propri e non, mantenendo la proprietà legale ed i brevetti del prodotto, portare a termine le lavorazioni subappaltate di cui sopra.

 

Ove l’impresa (manufatturiera) ne abbia diritto, per vedere applicata l’aliquota ridotta, dovrà inviare alle imprese erogatrici un’apposita richiesta scritta contenente la dichiarazione (sotto la propria responsabilità) di trovarsi nelle condizioni soggettive previste dalla legge e di utilizzare l’energia elettrica nell’esercizio dell’impresa.