Le Nostre Risposte

Un piano strategico è la mappa del percorso della vostra impresa.

Include la visione ossia dove la vostra impresa vuole andare.

Include la missione ovvero ciò che la vostra impresa fa, giorno dopo giorno, per portare a termine il lavoro.

Include obiettivi strategici che contribuiscono a definire una tabella di marcia con tappe fondamentali che aiutano la vostra impresa ad avvicinarsi alla propria visione.

Ed infine include le iniziative, le azioni, quella sistematica serie di attività in successione che permetteranno al piano strategico di attuarsi e di farvi vedere i risultati.

La nostra esperienza pluriennale ci ha portato ad identificare le principali sfide di un piano strategico.

Possono essere individuate:

-nella predisposizione del piano non seguita dalla sua realizzazione,

-nella eccessiva aggressività del piano e/o nelle troppe ambizioni sottostanti,

-nella carenza di una precisa linea direttiva e/o nel cambiamento delle priorità,

-nella mancata o scarsa inclusione di tutte le figure interessate alla pianificazione,

-nell’assenza di supporto interno all’impresa.

Cominciamo con domandarci perchè gli obiettivi fissati con il piano strategico esistente non sono stati raggiunti, cosa avrebbe potuto fare l’organizzazione aziendale per raggiungere quegli obiettivi, se gli obiettivi sono rimasti invariati, se sono ancora perseguibili, quale valore aggiunto possono fornire all’impresa.

Se invece un piano strategico non è ancora stato elaborato, quali ragioni vi spingono ora a farlo, quali benefici pensate che l’impresa ne ricaverà?

Vi condurremo attraverso un processo di comprensione di questi (e di molti altri) aspetti, che verranno esaminati da diverse prospettive, grazie anche all’intervento dei partecipanti della vostra struttura, preparati alla discussione ed in grado di fornire preziose indicazioni per l’avvio della concreta attività di pianificazione strategica nel suo complesso.

Una strategia può definirsi “sostenibile”, quando l’impresa è in grado di attuarla, gestirla e mantenerla.

Un piano strategico troppo ambizioso, progettato dalla leadership e mirato al raggiungimento di numerosi obiettivi, tutti prioritari, difficilmente tiene conto di chi, in concreto, dovrà svolgere il lavoro necessario per raggiungere tali obiettivi e del fatto che questo carico di lavoro andrà ad aggiungersi al consueto lavoro quotidiano.

Ecco perché l’obiettivo di un piano strategico deve sempre rispondere alle seguenti domande: è specifico, misurabile, realizzabile, realistico e prevede delle scadenze?

La nostra esperienza ci ha portato ad individuare le seguenti fasi: esame iniziale, pianificazione/progettazione (il “cosa?”), esecuzione/realizzazione (“il come?”), valutazione, avvio del piano, mantenimento/gestione continua.

Attenzione però: molte organizzazioni dedicano la maggior parte del tempo sul “cosa?”, senza tener presente che è il “come?” ad essere cruciale. Come l’impresa raggiungerà gli obiettivi fissati nel piano strategico? Come verrà comunicata la strategia ai dipendenti ed alle parti interessate? Come verranno esaminati i progressi? Come l’impresa capirà di aver raggiunto gli obiettivi?

Il principale obiettivo della riprogettazione di un processo aziendale risiede nel dotare l’impresa di una struttura più snella, flessibile ed organica.

Ha ad oggetto, in via prioritaria, i processi critici dell’impresa ovvero quelli a più rilevante impatto nella catena produttiva.

Il nostro intervento procede attraverso l’analisi della situazione esistente tanto del processo primario quanto dei processi a suo supporto, l’individuazione degli elementi di criticità e dei margini di miglioramento, l’elaborazione delle possibili soluzioni e la successiva riprogettazione del processo oggetto di esame.

Il nostro servizio di consulenza nel Business Process Reengineering (BPR) consiste nell’assistervi e guidarvi nella reingegnerizzazione di un processo aziendale ovvero nel suo ripensamento radicale, attraverso l’analisi, la scomposizione delle fasi che lo compongono, la valutazione critica dei punti di collegamento tra le diverse funzioni aziendali interessate ed, a seguire, la sua riprogettazione.

Il percorso permette di identificare inefficienze e/o scoordinamenti, al fine di ottenere un miglioramento in termini di costi, qualità, servizio e/o velocità.

Il processo di turnaround aziendale (ovvero di ristrutturazione aziendale) consiste in un insieme di attività tattiche e strategiche, più o meno incisive, per risanare un’azienda in difficoltà, riportandola in equilibrio economico, finanziario e patrimoniale.

Si attua attraverso una prima fase di esame ed individuazione delle cause che hanno portato alla crisi dell’impresa per giungere alla seconda fase, mirata ad una precisa strategia di rilancio e di recupero della redditività aziendale.

Il nostro servizio vi assisterà lungo tutto il percorso, con attività di consulenza per situazioni ove il modello di impresa necessita di un cambiamento oppure con la gestione della crisi dell’azienda.

In quest’ultimo caso si tratterà di svolgere attività sia di tipo industriale ed organizzativo (si pensi alla revisione del portafoglio prodotti/servizi, al cambiamento nella strategia commerciale, alla revisione dei costi, alla riprogettazione di processi produttivi, alla riorganizzazione di ruoli, funzioni e responsabilità, all’efficientamento di processi amministrativi, ecc.) sia più prettamente giuridico-economico, quali revisione dei contratti con clienti, attività di rinegoziazione del debito con banche e/o fornitori e/o erario, mediante attivazione di diverse procedure (stragiudiziali, giudiziali, concorsuali, ecc.).

Tenuto conto dello stato in cui versa l’impresa, anche joint-ventures, vendita, locazione, dismissioni di unità operative, ecc. sono soluzioni che potranno essere prese in considerazione.